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Cistite e attività sportiva: consigli utili e precauzioni

Scopriamo come fare sport in sicurezza evitando e prevenendo la cistite

La cistite è una fastidiosa infiammazione delle vie urinarie, e in particolare della vescica, che può riferirsi a diversi fattori scatenanti, anche se, nella maggioranza dei casi, è provocata da un’infezione batterica o, più raramente, fungina, oppure a cause esterne, quali possono essere farmaci, radioterapia o altri trattamenti in corso.

Per fortuna esistono diverse soluzioni in grado di risolvere la fase più acuta di questa malattia, alcune delle quali anche in forma di integratori alimentari come questo prodotto da DImann.com e a base di D-mannosio, che recentemente ha acquisito risonanza per il suo elevato grado di purezza.

Tuttavia, l’efficacia di simili articoli non deve farci dimenticare che, come per qualsiasi altra malattia, è meglio prevenire la cistite piuttosto che curarla, facendo attenzione ai comportamenti adottati nelle attività quotidiane.

Come sappiamo, sport e attività fisica sono benefici per la salute poiché migliorano lo stato di benessere psicofisico, abbassano la soglia del dolore, stimolano il sistema immunitario naturale, favoriscono l’ossigenazione cellulare e distolgono l’attenzione dalle sintomatologie croniche dolorose. 

Anche per i disturbi che riguardano la zona pelvica lo sport è di grande aiuto, tuttavia, nel caso della cistite, occorre prestare attenzione al tipo di attività scelta e alle modalità con cui viene praticata. Tenendo conto comunque, prima di tutto, che uno sport praticato a livello agonistico può provocare fastidiose contratture e riacutizzare i sintomi di una cistite o di un’infiammazione delle vie urinarie: ciò significa che è da preferirsi un’attività moderata, anche se costante.

Osservando una serie di semplici precauzioni, è quindi possibile ottenere tutti i benefici dell’attività fisica, ed evitare il disagio delle cistiti ricorrenti. 

Precauzioni generali per chi pratica un’attività sportiva

Indipendentemente dal tipo di attività fisica praticata, per evitare spiacevoli infiammazioni intime è importante osservare pochi e semplici accorgimenti. Si consiglia quindi di indossare biancheria intima in cotone o tessuto traspirante e anallergico, idratarsi adeguatamente sia durante che dopo l’allenamento per favorire le funzioni urinarie e, se possibile, fare subito una doccia per togliere il sudore, che potrebbe irritare le mucose intime.

È importante anche ricorrere ad un’integrazione di magnesio e sali minerali per favorire il rilassamento muscolare e, soprattutto per chi è particolarmente soggetto alle infiammazioni dell’apparato urinario e della zona pelvica, assumere D-mannosio, che evita il problema delle cistiti recidive.  Il D-mannosio è uno zucchero semplice in grado di neutralizzare diversi batteri, tra cui l’escherica coli, la prima responsabile delle infezioni urinarie e delle cistiti. 

Quali attività sportive sono sconsigliate a chi soffre di cistite

In realtà, con tutte le precauzioni del caso e con moderazione, è possibile praticare qualsiasi sport, la scelta può essere se mai soggettiva, in base alla propria predisposizione a contrarre cistiti, infiammazioni intime e problemi che riguardano la zona pelvica e l’apparato urinario. 

Ciclismo

Ciclismo, mountain bike e uso della bici in genere è lo sport meno consigliato, per via della posizione in sella, che può favorire l’infiammazione e comprimere i nervi situati nella regione pelvica. 

Senza esagerare, si può comunque usare la bicicletta ricorrendo a prodotti emollienti e protettivi locali, da applicare prima dell’allenamento, e adottando una sella dalla conformazione apposita, che riduce il rischio di infiammazioni. 

Nuoto

Per chi nuota in piscina, è importante che l’acqua non sia troppo fredda, oltre ad indossare un costume con tassello protettivo in cotone, applicare una crema protettiva prima di entrare in acqua e fare una doccia calda subito dopo. L’aquagym è consigliata, mentre è invece meglio evitare l’aquaspinning. 

Danza e fitness

Le attività molto intense, come la danza moderna, la break dance o la pesistica, è meglio siano evitate o praticate con moderazione. Sono invece consigliati yoga, pilates e tai chi poiché stimolano la consapevolezza del proprio corpo e rinforzano il pavimento pelvico. 

Running e jogging

Il continuo impatto sul terreno che si verifica con trail running, jogging e corsa in genere, sono da evitarsi, poiché provocano forti contraccolpi che a loro volta possono generare dolori e infiammazioni in tutta la zona pelvica. 

Sono invece consigliati, ovviamente senza eccedere, la camminata sportiva e il nordic walking, evitando comunque le uscite negli orari e nelle giornate in cui la temperatura è molto fredda o eccessivamente calda. 

Equitazione

L’equitazione sottopone la zona pelvica a continui sobbalzi che possono provocare problemi urinari e infiammazioni, tuttavia è da considerare in questo sport il rapporto simbiotico con il cavallo, che per molti è terapeutico: il consiglio è quello di scegliere un’andatura lenta e tranquilla, oltre ad adottare indumenti protettivi. 

Sci

In questo caso, l’elemento a cui prestare maggiore attenzione è il freddo, che può provocare fastidiose contratture e favorire l’infiammazione, per tale ragione si consiglia di indossare indumenti termici e capi tecnici protettivi. È comunque consigliato lo sci di fondo, mentre sono da evitarsi free style e altre attività ad alto impatto. 

Accorgimenti da seguire a fine allenamento

Le attività sportive, come abbiamo detto, praticate a livello amatoriale, sono benefiche per tutto l’organismo, tuttavia è facile sottoporre i muscoli addominali, la zona pelvica e l’apparato urinario a sollecitazioni piuttosto forti, provocando contratture e infiammazioni. 

Per prevenire questi fastidiosi problemi e dedicarsi tranquillamente al proprio sport preferito, si raccomanda, prima di iniziare gli allenamenti, di rinforzare il pavimento pelvico con esercizi di Kegel specifici e di potenziare resistenza ed elasticità con stretching e respirazione diaframmatica. 

In caso di problemi urinari ricorrenti, può essere molto utile un supporto fisioterapico da parte di uno specialista esperto nel trattamento di riabilitazione pelvica e nella risoluzione delle contratture muscolari. 

È comunque importante considerare che l’attività fisica non deve mai essere esclusa, poiché rafforza la muscolatura e il sistema immunitario, oltre a trasmettere una piacevole sensazione di benessere. 

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